Potrebbero bastare anche solo 20 anni di contribuzione per accedere alla pensione anticipata. Sale l’entusiasmo dei lavoratori.
Il Governo ha dichiarato che, entro la fine della legislatura, verrà finalmente approvata la Riforma delle pensioni. L’obiettivo primario è l’introduzione di sistemi di flessibilità in uscita che coinvolgano quasi tutti i lavoratori, come Quota 41 universale e senza limiti di età. Tutte le soluzioni, però, porteranno inevitabilmente dei tagli sugli importi spettanti e la richiesta di un’elevata anzianità contributiva.
In attesa della Riforma delle pensioni, alcuni lavoratori possono già accedere al pensionamento con 3 anni di anticipo e con un’anzianità contributiva di soli 20 anni. Si tratta di una misura che non dovrebbe subire, al momento, modifiche legislative e che consente di smettere di lavorare qualche anno prima senza subire penalizzazioni sull’assegno. In questo modo, molti contribuenti potranno andare in pensione nel 2025.
Attenzione, però, perché è uno strumento che non è riservato a tutti, ma solo a una particolare categoria di lavoratori, in possesso di uno specifico requisito. Vediamo, dunque, di quale misura pensionistica stiamo parlando, chi può beneficiarne e quali sono le condizioni per richiederla.
Pensione anticipata con 20 anni di contributi: chi può accedere all’agevolazione?
Il sistema previdenziale italiano concede la possibilità di smettere di lavorare prima del raggiungimento dei 67 anni di età grazie alla cd. pensione anticipata contributiva. Si tratta di uno strumento accessibile unicamente ai contributivi puri, ossia a coloro che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1° gennaio 1996.
Fino al 2026, le condizioni per usufruire della pensione anticipata contributiva sono le seguenti:
- 64 anni di età;
- 20 anni di contributi versati dopo il 31 dicembre 1995;
- un importo della prima rata di pensione pari almeno a 3 volte l’Assegno sociale in vigore (ossia a 1.603,23 euro).
Per le donne con un figlio, quest’ultimo requisito scende a 2,8 volte l’Assegno sociale (cioè 1.496,35 euro), mentre per quelle con due o più figli a 2,6 volte (cioè 1.389,46 euro).
Ricordiamo, infine, che anche chi non rientra nella categoria dei contributivi puri ha la possibilità di smettere di lavorare prima con la pensione anticipata contributiva. Si può, infatti, richiedere il computo nella Gestione Separata INPS. Chi ha anche un solo versamento in tale gestione, a cui è stato iscritto in passato, può accedere ai benefici di questo sistema pensionistico.
Bisogna, però, possedere i seguenti requisiti:
- almeno 15 anni di contribuzione totale;
- non più di 18 anni di contributi accreditati al 31 dicembre 1995;
- almeno 5 anni di contributi a partire dal 1° gennaio 1996;
- almeno un mese di contribuzione accreditato nella Gestione Separata.
