Comunicazione INPS, 30 giugno scadenza Comunicazione INPS, 30 giugno scadenza

INPS, comunicazione importante con scadenza 30 giugno: attenzione, rischi di perdere tutto

L’INPS avvisa di un’importante scadenza il 30 giugno 2024. Il rischio è di perdere i soldi, vediamo chi deve agire il prima possibile.

I messaggi 2302 e 2303 dell’INPS danno indicazioni importanti alle famiglie italiane che vogliono continuare a ricevere i soldi da parte dell’ente della previdenza sociale. A quale aiuto ci riferiamo e come si deve agire per evitare spiacevoli sorprese?

Comunicazione INPS, 30 giugno scadenza
Cosa fare entro il 30 giugno per non perdere soldi (Voltriweb.it)

Ma chi si rivolge al nuova comunicazione INPS e in quali casi occorre stare attenti? Ecco cosa si deve fare subito, per non rischiare inutilmente di perdere soldi importanti. Nel dettaglio, l’avviso è rivolto a questa speciale categoria di persone.

Cosa bisogna fare prima del 30 giugno per non perdere soldi?

La comunicazione INPS si rivolge ai percettori dell’Assegno Unico Universale, la misura dedicata alle famiglie con figli a carico di età inferiore a 21 anni o senza limiti anagrafici in caso di disabilità del figlio. Nello specifico, i messaggi in questione riportano la seconda parte del calendario delle date di pagamento dell’AU da luglio a dicembre più una novità con riferimento al sussidio per i nuclei vedovili.

Parliamo dell’aggiunta di nuove funzioni per la gestione della maggiorazione con riferimento a domande presentate dal percettore che dopo la morte del coniuge rischia di perdere il beneficio spettante in caso di entrambi i genitori lavoratori. L’articolo 22 del DL 48/2023 ha stabilito la conservazione della maggiorazione per cinque anni dal decesso del genitore previo invio di un’autodichiarazione in cui il superstite attesta che anche l’altro genitore era lavoratore prima del decesso.

fallo entro il 30 giugno per non perdere soldi
Calcolo dell’ISEE subito per non perdere gli arretrati AU (Voltriweb.it)

Tra le informazioni fornite dall’INPS c’è un obbligo da ottemperare entro il 30 giugno per evitare di perdere somme importanti. Destinatari della comunicazione le famiglie che non hanno ancora calcolato l’ISEE 2024. Ricordiamo che l’Assegno Unico spetta a tutte le famiglie con figli a carico indipendentemente dai redditi ma che l’importo erogato dipenderà dall’ISEE. Solo presentando l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente aggiornato si percepirà la corretta somma spettante in base alla fascia ISEE di appartenenza.

Si va da un minimo di 57 euro con ISEE oltre i 45.574,96 euro ad un massimo di 199,40 euro con un ISEE inferiore a 17.090,61 euro. Le famiglia che non presentano l’ISEE riceveranno il minimo pur avendo diritto a cifre maggiori.

Cosa c’entra in tutto questo il 30 giugno? Solo procedendo con la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica per il calcolo dell’Indicatore entro questa data si potranno recuperare gli arretrati di marzo, aprile e maggio. In caso contrario – ossia inviando la DSU dal 1° luglio in poi – si perderanno gli arretrati e verrà solamente aggiornato l’importo dell’Assegno Unico in base al nuovo valore ISEE. Ricordiamo che il cittadino può presentare la DSU in autonomia tramite portale dell’INPS oppure avvalendosi dell’aiuto di CAF e patronati.

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