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Dior al centro dello scandalo: a queste condizioni si può dire schiavitù

Al centro delle indagini condotte dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano, emerge una realtà sconcertante della famosa etichetta Dior.

La Manufactueres Dior Srl, sotto la lente degli investigatori, si rivela un fulcro nell’operazione di produzione delle borse vendute poi a prezzi esorbitanti rispetto al costo di produzione.

Dior nel bel mezzo di un vero e proprio scandalo – Ansa – Voltriweb.it

Questo scenario getta una luce oscura sulla catena produttiva che sta dietro agli oggetti del desiderio come le borse Dior. La distanza tra il costo effettivo di produzione e il prezzo finale al consumatore solleva interrogativi non solo sulla giustizia economica ma anche sulle condizioni umane e legali entro cui questa produzione avviene.

Condizioni disumane nei laboratori

I laboratori cinesi in Lombardia, dove venivano prodotti gli accessori Dior, mostrano una realtà ben distante dall’immagine lussuosa del brand. I lavoratori, molti dei quali in condizioni irregolari, erano costretti a vivere e lavorare in ambienti insalubri e pericolosi. Le testimonianze raccolte durante le ispezioni parlano chiaro: orari estenuanti, sicurezza sul lavoro completamente ignorata e condizioni abitative al limite della sopravvivenza.

I lavoratori di Dior erano costretti a lavorare in ambienti insalubri e pericolosi – Voltriweb.it

Una delle scoperte più allarmanti riguarda la rimozione intenzionale dei dispositivi di sicurezza sui macchinari utilizzati nella produzione. Questa pratica irresponsabile mirava ad aumentare la capacità produttiva a discapito della sicurezza degli operai, esponendoli a rischi elevati di infortuni. Inoltre, l’uso improprio e la mancata custodia corretta di sostanze chimiche infiammabili aggiungevano ulteriori pericoli.

Le indagini hanno rivelato anche l’esistenza del caporalato all’interno dei processi produttivi legati alla creazione delle borse Dior. Il superamento delle ore lavorative previste dal contratto è solo uno degli aspetti che evidenziano lo sfruttamento dei lavoratori da parte delle aziende coinvolte nella catena di fornitura della Manufactueres Dior Srl.

Non solo Pelletteria Elisabetta Yang Srl, ma anche altre società come New Leather Italy Srls sono finite sotto indagine per le medesime problematiche: lavoro nero, ambienti insalubri e mancanza totale della sicurezza sul lavoro. Anche qui i carabinieri hanno trovato situazioni critiche che confermano un sistema diffuso di violazioni gravissime.

Federico Chiarenza

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